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Consigli e curiosità

Acufene e benefici dello yoga

L'acufene molto spesso è una conseguenza che deriva da forti momenti di stress. Lo yoga si rivela un toccasana perfetto per alleviare questo fastidio.
Specialisti dell'udito
Specialisti dell'udito 17/06/2021 07:00
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Convivere con l’acufene può essere molto fastidioso, soprattutto quando si tratta di acufene da stress. In questo caso si innesca infatti un circolo vizioso che aumenta sia lo stress che l’insopportabile tinnitus, rendendo davvero difficile vivere con serenità la propria quotidianità. Ci sono rimedi? Sì. Sembra che lo yoga possa aiutare ad alleviare il problema del fischio delle orecchie e a tenere sotto controllo lo stress. In questo articolo vi spiegheremo il legame tra acufene e yoga e vi suggeriremo alcuni esercizi che vi porteranno giovamento al vostro udito, al vostro umore e anche al vostro corpo.

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Acufene e yoga: perché sono correlati

Prima di iniziare con i nostri esercizi, è bene ricordare cosa siano acufene e yoga.

L’acufene viene avvertito come un fischio persistente e acuto alle orecchio, senza che ci sia una fonte esterna ad emettere rumore, e può variare di intensità e di durata. Quasi sempre si tratta di un sintomo derivante da qualcos’altro che accade nel corpo, come un danno all’orecchio interno o un effetto collaterale dei farmaci. Inoltre, può essere altamente correlato all’ansia e allo stress. Ci sono infatti persone che avvertono i loro sintomi in maniera più intensa durante i periodi di stress elevato. In questo caso si parla di acufene da stress.

Lo yoga è una disciplina completa per il benessere fisico, mentale, emotivo e spirituale. Questa disciplina è composta da un sistema di posture e tecniche di respirazione che promuovono forza, concentrazione, flessibilità e rilassamento. Ha origini antichissime. Le prime testimonianze scritte si trovano addirittura nei Veda, i testi sacri dell’induismo, risalenti al XX secolo a.C. Anche se quello attuale è molto diverso dal significato religioso e spirituale delle origini, attualmente lo yoga è molto praticato in tutto il mondo, in centinaia di versioni diverse. Sono infatti milioni le persone praticano yoga per migliorare la forma fisica, lo stress, lo stato mentale ed il benessere spirituale.

Come detto prima, l’acufene è altamente correlato con l’ansia. Quando cominciano i primi sintomi, ecco che cominciamo a porci milioni di domande. “Cos’è questo ronzio? Da dove proviene? Andrà mai via?” Questo stato provoca un aumento dello stress, che a sua volta intensifica i sintomi del tinnito, creando un circolo vizioso. Lo yoga, con le sue numerose componenti di rilassamento, meditazione, consapevolezza e accettazione di sé, aiuta a spezzare quel ciclo di stress e riduce i sintomi degli acufeni.

Sono molte le persone che hanno riscontrato attraverso la pratica dello yoga moltissimi miglioramenti.

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Come puoi iniziare a praticare yoga?

In Italia ci sono moltissimi centri sportivi che hanno attivato corsi di yoga mirati e per ogni livello di abilità. Basta fare qualche ricerca online per trovare il corso di yoga più giusto per te. Se preferisci praticare yoga in autonomia, ci sono molte tecniche per principianti che si dice possano alleviare il fastidio dell’acufene.

Vuoi conoscere qualche posizione utile ad alleviare l’acufene? Eccotene tre! Ma ricorda che, prima di iniziare qualsiasi tipo di attività fisica, devi sempre consultare il tuo medico di base!

Posizione del triangolo (Trikonasana)

  • Mettiti in piedi con le gambe divaricate. La distanza tra i piedi dovrà essere di circa due volte e mezzo la larghezza delle spalle. Mantieni le piante dei piedi parallele e appoggiate a terra in modo stabile.
  • Tenendo il piede sinistro in avanti con un angolo di 45 gradi, ruota il piede destro di 90 gradi.
  • Con i palmi rivolti verso il basso, alza le braccia finché non sono parallele al pavimento.
  • Appoggia la mano destra sul polpaccio, sulla caviglia o sul tappetino (a seconda della tua flessibilità). In ogni caso non appoggiarla mai sul ginocchio, perché il peso eccessivo potrebbe dare fastidio all’articolazione. Tieni il braccio destro allungato verso l’alto, possibilmente perpendicolare al pavimento, con il palmo della mano diretto verso sinistra.
  • Mantieni la testa allineata con la colonna vertebrale o, se possibile, guarda la mano sinistra.
  • Questa è la posizione finale. Respira con calma e mantienila per qualche minuto, poi lentamente ritorna alla posizione di partenza.
  • Dopo esserti riposato qualche secondo, esegui la stessa posizione dal lato sinistro, sollevando il braccio destro. Se possibile, mantieni la posizione per lo stesso tempo da entrambi i lati.

Gambe al muro (Viparita Karani)

  • Siediti davanti ad un muro ampio e vuoto.
  • Alza le gambe verso il muro.
  • A questo punto i tuoi glutei dovrebbero essere appoggiati contro il muro, o solo leggermente distanziati e la tua schiena e testa sono appoggiati a terra, andando a formare approssimativamente un angolo di 90 gradi con il corpo.
  • Facendo pressione sui talloni verso il muro, solleva leggermente i fianchi
  • Mantieni il collo in una posizione neutrale e tieni la nuca ben appoggiata a terra. Rilassa i muscoli del viso e della gola. Lascia le mani riposare sull’addome o ai lati del corpo con i palmi rivolti verso l’alto. Chiudi gli occhi e respira con calma e consapevolezza attraverso il naso.
  • Mantieni la posizione per circa da 15 minuti.
  • Per uscire dalla posizione, premi le piante dei piedi contro il muro e solleva leggermente i fianchi. Con calma rotola verso un lato. Stai in questa posizione laterale per alcuni respiri completi prima di ritornare in posizione seduta con una espirazione.

Cane rivolto verso il basso (Adho Mukha Svanasana)

  • Mettiti a quattro zampe sul tappetino, appoggiando le ginocchia direttamente sotto le anche e le mani leggermente più avanti delle spalle. Appoggia le punte dei piedi al suolo.
  • Espira e solleva le ginocchia da terra portando il sedere verso l’alto, come se un filo invisibile ti tirasse verso il soffitto. Inizialmente puoi tenere le ginocchia leggermente piegate e i talloni sollevati da terra.
  • Espira e porta all’indietro la parte superiore delle cosce e allunga i talloni verso terra, fino a farli toccare il tappetino se riesci. Raddrizza le ginocchia, ma fai attenzione a non iperestendere l’articolazione.
  • Raddrizza bene le braccia e premi a terra con i palmi delle mani. Apri le spalle e allontanale dalle orecchie, avvicina tra di loro le scapole e tieni la schiena ben dritta. Allinea la testa con la colonna vertebrale.
  • Questa è la posizione finale. Respira normalmente e mantieni la posizione fino a che riesci a mantenere un equilibrio tra lo sforzo e il rilassamento.
  • Per uscire dalla posizione espira e piega le ginocchia e appoggiale nuovamente a terra.

Al momento non esiste ancora una soluzione a questo problema che affligge milioni di italiani e non solo. Tuttavia è possibile imparare a gestire il problema dell’acufene e lo yoga si rivela un ottimo aiuto!


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