Torna indietro
Studi scientifici e news

Fumo e perdita dell’udito: qual è il legame?

Esiste un collegamento tra fumo e perdita dell’udito? Da quanto emerge dagli esiti di alcuni studi, sembrerebbe proprio di sì.
Specialisti dell'udito
Specialisti dell'udito 29/05/2020 08:00
Condividi:

Sapevi che esiste un collegamento tra fumo e perdita dell’udito?

A rivelarlo è uno studio condotto su oltre 50.000 adulti in Giappone e pubblicato recentemente sulla rivista Nicotine & Tobacco Research. L’autore dello studio, Huanhuan Hu, Ph.D., ricercatore presso il centro nazionale giapponese del Global Health and Medicine, ha dichiarato:

“Questi risultati forniscono una forte evidenza a sostegno del fatto che il fumo è uno dei fattori principali che causano la perdita dell’udito e sottolineano la necessità di prevenire o ritardare lo sviluppo della perdita dell’udito”.

I precedenti studi su una possibile connessione tra fumo e perdita dell’udito hanno portato a risultati molto vari. I ricercatori di Tokyo hanno sottolineato che tali ricerche erano basate soprattutto su perdite uditive auto-riferite, e non su dati emersi da test dell’udito veri e propri.

1
Lo studio del Global Health and Medicine sul legame tra fumo e perdita dell’udito

Il loro studio invece ha permesso di ottenere dati reali sulla salute uditiva. Questo perchè i lavoratori in Giappone sono tenuti a fare un esame sanitario annuale, compreso un test dell’udito. Ciò ha aiutato i ricercatori a capire quante persone hanno sviluppato la perdita dell’udito nel corso dello studio, durato ben otto anni.

I soggetti che hanno partecipato alla ricerca sono stati 50.195, con età compresa fra i 20 e 65 anni, alcuni fumatori e altri non fumatori. Tutti, all’inizio del progetto, non presentavano problemi uditivi. Alla fine degli otto anni, i risultati sono stati i seguenti.

Tra coloro che non avevano mai fumato, circa 8 persone su 1.000 hanno sviluppato ogni anno una perdita dell’udito, mentre il numero era quasi il doppio nei fumatori: 15 persone su 1.000. Inoltre, si è notato una stretta correlazione tra la quantità di sigarette fumate e la probabilità di andare incontro a problemi uditivi.

2
Perché il fumo incide sulla nostra capacità uditiva?

Il fumo compie una vera e propria opera di distruzione dell’apparato uditivo, perché le tossine emanate dalla sigaretta danneggiano le cellule dell’orecchio interno, che non sono più in grado di captare correttamente i suoni. Inoltre, le tossine contenute nella nicotina diminuiscono l’afflusso di sangue alla coclea e possono provocare gravi infiammazioni dell’orecchio.

Tuttavia, ci sono anche buone notizie. I ricercatori hanno scoperto infatti che il rischio di perdere l’udito nei soggetti che hanno smesso di fumare è diminuito in modo significativo in cinque anni. Smettere di fumare è fondamentale per la salute dei polmoni, la salute del cuore e… dell’udito!

È importantissimo che il legame tra fumo e perdita di udito arrivi forte e chiaro anche ai giovanissimi. L’industria del tabacco, soprattutto in America, ha trovato negli under 20 un pubblico ideale, facilmente influenzabile da pubblicità che presentano la sigaretta come un accessorio all’ultima moda. Se a questo si aggiunge il fatto che i giovani sono tra i principali utilizzatori degli auricolari e che un uso prolungato e scorretto può portare gravi danni all’apparato uditivo, i risultati dovrebbero far riflettere ancora di più.

Il NoTobaccoDay, che si celebra il 31 maggio, è stato promosso dalla Wolrd Health Organization. L’obiettivo dell’organizzazione è proprio per fornire ai giovani conoscenze approfondite sui danni causati dal fumo. Dato il legame tra fumo e perdita dell’udito, anche noi di Specialisti dell’Udito abbiamo voluto offrire con questo articolo il nostro contributo.

Se hai dubbi sul tuo udito, prenota un controllo gratuito in uno dei nostri centri affiliati.


3
Lo studio pubblicato su Scientific Reports

Il legame tra fumo e danni uditivi è stato evidenziato anche da una ricerca più recente pubblicata su Scientific Reports.

Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori di Seoul su un campione di oltre 290.000 adulti senza perdita uditiva. Tutti i soggetti sono stati seguiti per quasi 9 anni e, nel corso di questo periodo, sono state raccolte le loro autodichiarazioni sullo status di fumatore e non fumatore.

Per conferire attendibilità a queste autodichiarazioni, gli studiosi hanno anche rilevato la quantità di cotinina presente nelle urine. La cotinina è un metabolita della nicotina e un biomarcatore molto affidabile. Inoltre, è stata presa in considerazione anche l’esposizione di alcuni soggetti al rumore professionale. In Corea del Sud infatti, proprio come in Italia, la perdita di udito sul posto di lavoro rappresenta ancora un grave danno allo salute e alla serenità dei lavoratori.


Non è stato possibile escludere l’esposizione al fumo passivo e quella ai rumori forti nel tempo liberi, tuttavia i risultati sono ben chiari. È stata verificata una maggiore tendenza alla comparsa di ipoacusia bilaterale nei soggetti fumatori.


4
I danni uditivi causati dal fumo

In generale, il fumo danneggia l’udito allo stesso modo in cui danneggia gli altri organi (in particolare i polmoni). Le tossine contenute nella nicotina distruggono le cellule dell’orecchio, impedendo la corretta ricezione e comprensione dei suoni. Inoltre, la nicotina produce effetti dannosi sull’afflusso di sangue alla coclea.


La coclea è una parte dell’apparato uditivo a forma di chiocciola che trasmette le vibrazioni provenienti dalla catena degli ossicini fino all’organo del Corti, che traduce l’impulso cinetico in impulso chimico. È anche irrorata da numerosi vasi sanguigni: dunque una cattiva circolazione del sangue causata dalla nicotina può danneggiare l’intero sistema uditivo.


Le ricerche sul rapporto tra nicotina e perdita di udito proseguono, ma i risultati emersi dagli studi attuali vanno tutti nella stessa direzione. Il fumo fa male all’udito, oltre che all’intero organismo.