Torna indietro
Consigli e curiosità

Sordità e rock n'roll: è la volta di Sting

Prossimo ai 66 anni, e condizionato da una forma di ipoacusia molto grave, Sting continua nella sua fantastica carriera di musicista rappresentando un esempio su come sia possibile superare eventuali deficit uditivi e realizzare le proprie aspirazioni.
Specialisti dell'udito
Specialisti dell'udito 16/02/2017 09:00
Condividi:

Spesso i problemi di udito colpiscono proprio chi delle orecchie e del suono ne fa il proprio lavoro. Nonostante sia afflitto da una forma di ipoacusia grave – quasi sordità – Sting, la star del rock n’ roll diventato famoso per la sua militanza nei Police, e successivamente come solista, ha pubblicato un nuovo album. Ormai, infatti, già da diversi mesi è in vendita 57th & 9th, il suo dodicesimo lavoro in studio da solista. Ma non tutti sanno che la star, nonostante continui a incidere dischi e a girare in lungo e in largo per le tournéé, è afflitto, ormai da tempo, da problemi di udito sempre più gravi. Prossimo ai 66 anni, e con una forma fisica ancora ottimale, Sting incarna ancora il perfetto stereotipo della rock star. Se non fosse che, anche se in maniera non evidente agli occhi, gli acciacchi dell’età e di una professione usurante cominciano a farsi sentire.

Sicuramente, come per la maggior parte dei musicisti, la lunga permanenza all’interno degli studi di registrazione, l’essere sottoposto di continuo a volumi molto alti, gli ha provocato nel tempo una perdita dell’udito, che si è infine trasformata in una grave insufficienza. Ma la star, famosa per la sua personalità brillante e carismatica, non si è fermata nemmeno questa volta; senza mai rinunciare alla sua passione più grande Sting ha instancabilmente continuato a lavorare e a produrre. Con grande ironia, a proposito dei sui problemi, Sting scherza volentieri:“cosa?!” , ha dichiarato, “è diventata la mia parola preferita”.
Eppure, nonostante l’attività e la vita siano diventati per Sting sempre più difficili da affrontare, per ora è ancora restìo a servirsi dell’aiuto di un apparecchio acustico. La maggiore difficoltà, dice, è nell’abituare il cervello alle nuove percezioni ormai perse da tempo. Per ora, per fortuna, la sordità di Sting non è ancora così invalidante da toglierci il piacere di beneficiare di sempre nuovi capolavori in musica. Ma speriamo che con l’ausilio della tecnologia e di adeguate terapie possa ritornare a sentire come prima.