Nistagmo vestibolare: un problema che lega udito e vista
Il nistagmo vestibolare è un problema che lega udito e vista. Si tratta di un movimento ritmico e involontario degli occhi che porta i bulbi oculari a spostarsi lentamente in una direzione e poi molto rapidamente verso quella opposta.
La medicina ha classificato il nistagmo in diverse tipologie, a seconda delle caratteristiche cliniche, delle cause e del tipo di movimento degli occhi. In questo articolo ci occuperemo nello specifico del nistagmo vestibolare, poiché è quello che più interessa l’udito. Viene chiamato vestibolare perché interessa il sistema vestibolare, la parte dell’orecchio interno che racchiude il senso dell’udito, dell’equilibrio e dell’orientamento spaziale. Questo spiega perché spesso il nistagmo si accompagna a sintomi quali vertigini molto forti, mal di testa, nausea oltre, ovviamente, a difficoltà visive e uditive. Nei casi più gravi, chi è affetto da questo disturbo non può praticare determinati tipi di sport a causa dei problemi di equilibrio che comporta. Non è il caso di Ettore Canestrini, il giocatore di rugby che soffre di questa malattia fin dalla nascita.
Il sistema vestibolare invia i segnali di movimento ai neuroni che controllano i movimenti oculari e muscolari. Per questo, se ci sono dei problemi al livello del vestibolo, viene influenzato il movimento degli occhi. Il nistagmo vestibolare quindi non è una malattia, ma un sintomo di qualche problematica dell’orecchio interno.
1Nistagmo vestibolare periferico e centrale
Una prima distinzione sulle tipologie di nistagmo può essere la seguente:
- congenito, cioè presente fin dalla nascita (sia per motivi genetici sia per albinismo)
- acquisito, cioè sviluppato nel corso del tempo a seguito di malattie o traumi
Le malattie che possono provocarlo sono sia patologie oculari (come la cataratta o il glaucoma) sia uditive (infiammazione all’orecchio interno, sindrome di Meniere). Il nistagmo vestibolare è per lo più acquisito e può essere suddiviso in:
- periferico
- centrale
Il primo è causato da un disturbo del labirinto dovuto a traumi, ischemie o abuso di farmaci ototossici. Il movimento degli occhi in questo caso tende verso il lato malato nella fase lenta, e verso quello sano nella fase rapida. Oltre alle difficoltà visive e di equilibrio, si presentano quasi sempre acufene (sensazione di fischi o ronzii nelle orecchie) e ipoacusia (calo dell’udito).
Il secondo invece è causato da una lesione dei connettori vestibolari centrali. Gli occhi si muovono in tutte e due le direzioni, anche se in modo meno accentuato e frequente.
Il nistagmo vestibolare non può essere curato: spesso permane anche dopo che si è guariti dalla malattia che lo aveva scatenato. Tuttavia, ci sono alcuni trattamenti che possono diminuirne l’incidenza e migliorare la vista. Gli occhiali in primo luogo, anche se non impediscono il movimento degli occhi, aiutano senza dubbio a mettere meglio a fuoco oggetti e persone, così come l’utilizzo di ausili per ipovedenti. In rari casi si può intervenire chirurgicamente per ridurre l’entità del nistagmo e rilassare i muscoli responsabili dei movimenti oculari.
Per il trattamento del calo di udito e dell’acufene legati al nistagmo vestibolare invece, potete rivolgervi ai nostri specialisti dell’udito.
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