Orecchio tappato
1Cosa s’intende per orecchio tappato?
Parlare di orecchio tappato è un po’ come affrontare l’argomento del mal di testa o dei dolori muscolari. Presa singolarmente, non rappresenta una circostanza preoccupante o particolarmente significativa dal punto di vista clinico.
Senz’altro si tratta di una condizione che può dare fastidio, soprattutto per le ripercussioni temporanee che può avere sulle capacità uditive (ipoacusia trasmissiva).
D’altronde, sentire poco o nulla - anche per pochi secondi - non è mai piacevole.
Nella maggior parte dei casi, comunque, è una sensazione innocua che tende a svanire spontaneamente.
Tuttavia, in determinate circostanze - soprattutto quando è accompagnata da altri sintomi come dolore o vertigini - potrebbe segnalare la presenza di alcuni disturbi sottostanti che richiedono una cura specifica.
Disturbi che possono essere di varia natura e gravità: si parte dal semplice raffreddore passando per l’otite, fino ad essere un possibile campanello di allarme di Sindrome di Ménière, otosclerosi, disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare e colesteatoma.
Evenienze che soltanto uno specialista, dopo aver eseguito una visita accurata, potrà essere in grado di diagnosticare con precisione.
2Le principali cause delle orecchie tappate
Il primo pensiero va quasi sempre al cerume, anche se questa sensazione è particolarmente ricorrente tra chi pratica sport acquatici o escursioni in montagna, oltre che tra i piloti di aeroplani.
Perché si tappano le orecchie in aereo o dopo un’immersione?
È una questione di pressione atmosferica: gli sbalzi di pressione, infatti, si configurano come l’altra principale motivazione di orecchio tappato. In gergo medico, questa condizione viene identificata genericamente come barotrauma.
Il barotrauma subacqueo, invece, si riferisce specificamente alla sensazione di pienezza auricolare successiva alle immersioni in acqua.
Ciò non vuol dire che se l’orecchio si tappa dopo un tuffo al mare o in piscina è a causa di un cambio di pressione. Tutt’altro. Nella maggior parte dei casi, infatti, dipende dall’acqua intrappolata all’interno del canale che non riesce a fuoriuscire a causa del cerume.
Anche il catarro può giocare brutti scherzi all’udito
Non a caso, l’orecchio tappato è piuttosto frequente in caso di raffreddore o allergia (sordità rinogena). Questo accade perché il muco, prodotto in quantità copiosa, finisce per ingolfare la tuba uditiva (Tromba di Eustachio) che collega orecchio e gola.
Causando, di conseguenza, un calo dell’udito.
Un orecchio può tapparsi per varie ragioni
Sintetizzando, le principali cause di orecchio tappato sono:
- tappo di cerume;
- sbalzi di pressione;
- raffreddore o allergia;
- infezioni (otite esterna, sinusite ecc.);
- oggetti estranei incastrati nel canale (es. batuffolo del cotton fioc);
- insolita ossificazione che limita staffa e finestra ovale;
- anomalie nella produzione di endolinfa (liquidi nell’orecchio).
Altri fattori di rischio
Talvolta, fattori costituzionali ed ereditari possono rendere più difficile l’auto-eliminazione del cerume, rendendo più probabile la formazione dei tappi e la conseguente sensazione di orecchio otturato.
È il caso, per esempio, delle persone che presentano condotti uditivi stretti o con curvatura anormale (es. orecchio del surfista).
Qualche studio recente ha evidenziato che persino l’esposizione ai rumori potrebbe indurre una simile sensazione.
A questi, si aggiunge un altro fattore: l’età.
Sia i neonati che non riescono a soffiarsi il naso, sia gli anziani per la ridotta capacità dei tessuti di rigenerarsi, possono essere più esposti all’occlusione delle orecchie.
Con gli anni, infatti, aumenta la probabilità che pezzetti di pelle desquamata vadano a depositarsi presso il condotto uditivo, formando il cosiddetto tappo epiteliale. Al contrario del tappo ceruminoso, quest’ultimo può arrivare persino ad usurare la parete del condotto uditivo.
Invece, nel caso dei neonati - ma in generale di chi è alle prese con otite media - i batteri del naso e della gola possono infettare il liquido intrappolato, formando un muco denso o un pus che ostruisce il movimento del timpano e degli ossicini.
Il ruolo della tromba di Eustachio
Indipendentemente dalle cause, la sensazione di orecchio tappato è spesso riconducibile ad una disfunzione della tromba di Eustachio.
Conosciuta anche come tuba uditiva, la tromba di Eustachio si apre e chiude all’occorrenza per svolgere alcuni compiti. Quando deglutisci o sbadigli, per esempio, si apre brevemente per regolare la pressione dell’orecchio rispetto alla pressione esterna.
La maggior parte delle volte, però, rimane chiusa. E se qualcosa va storto nei meccanismi di apertura e chiusura a causa dell’eccesso di catarro, cerume o per altre ragioni, la conseguenza è l’otturazione dell’orecchio.
3Sintomi e altre manifestazioni associate
Accorgersi di avere un orecchio tappato, oppure entrambe le orecchie, è piuttosto semplice: innanzitutto, non si riesce a sentire bene. I suoni, infatti, risultano ovattati e con un’intensità molto bassa. Inoltre, si percepisce palesemente una sensazione di pienezza o pressione auricolare che rende l’occlusione facile da riconoscere.
Qualche paziente riferisce di percepire anche una specie di schiocco alle orecchie.
In generale, l’orecchio tappato risulta indolore, a meno che non sia correlato a otite o altri disturbi.
Molto spesso, non è una condizione permanente, ma può manifestarsi a momenti. E l’orecchio tende a “stapparsi” spontaneamente nell’arco della giornata per ripresentarsi, appunto, al risveglio, dopo aver dormito sul lato interessato.
Nulla di insolito: in questi casi si tratta verosimilmente di un tappo di cerume.
Altro discorso, invece, quando si accompagna a sintomi come vertigini, acufeni (fischio o ronzio all’orecchio), fuoriuscite eccessive di cerume, pus, febbre, forte dolore e perdita uditiva grave e duratura (ipoacusia): in questi casi, la situazione merita senz’altro un approfondimento medico.
4Orecchio tappato: rimedi e consigli
Cosa fare in caso di orecchio tappato? Dare una risposta sempre valida è impossibile. I rimedi, infatti, variano da caso a caso, a seconda della causa che l’ha scaturito.
Se la motivazione è riconducibile alla presenza di un tappo di cerume, la soluzione è l’asportazione del tappo mediante lavaggi auricolari utilizzando gocce emollienti, siringhe con acqua tiepida (badando bene a non far entrare l'acqua nel condotto) o altre soluzioni ceruminolitiche appositamente realizzate per questo scopo. Oppure, tramite l’ausilio di aspiratori, strumenti a punta smussa sapientemente impiegati da un medico otorino o irrigatori auricolari per favorire l’espulsione del tappo.
Quest’ultima prospettiva è da prendere in considerazione soprattutto se l’ovattamento persiste o in caso di sospetta perforazione del timpano.
In altri casi, invece, può essere sufficiente deglutire, sbadigliare o masticare ripetutamente: questa tattica si rivela particolarmente efficace in aereo durante le fasi di decollo e atterraggio.
Le manovre per sturare le orecchie
In generale, esistono alcune manovre che possono tornare utili per stappare le orecchie, tra cui:
- la manovra di Valsalva consiste nel trattenere un respiro profondo e soffiare attraverso le narici chiuse;
- la manovra di Lowery consiste nel deglutire con il naso chiuso;
- la manovra di Toynbee consiste nel bere un sorso di acqua e deglutire mantenendo le narici chiuse;
- la manovra di Edmonds consiste nel muovere la mandibola in diverse direzioni.
Esistono anche una serie di "rimedi della nonna” all’orecchio tappato che prevedono l’utilizzo di alcool denaturato, vapore o panni inumiditi. Tuttavia, onde evitare pasticci che potrebbero peggiorare la situazione, si consiglia di seguire metodi affidabili e prendersi cura del proprio orecchio con un approccio scientifico.
Alcune volte è sufficiente curare l’infezione
È il caso dell’otite: i farmaci prescritti dal proprio medico potrebbero essere sufficienti per ripristinare il benessere dell’orecchio eliminando, di conseguenza, la sensazione di ovattamento auricolare.
Altri consigli
Innanzitutto, meglio evitare di inserire oggetti o cotton fioc per tentare di estrarre eventuali tappi o altri elementi estranei rimasti incastrati nel condotto udito. Allo stesso modo, attenzione anche alle candele auricolari che potrebbero ustionare il canale e fare ulteriori danni all’udito.
Un utile consiglio è quello di prendersi cura della pulizia quotidiana delle orecchie, soprattutto se si utilizzano apparecchi acustici o si praticano sport acquatici che potrebbero esporre ad una maggiore probabilità di accumulo di cerume. E, quindi, di orecchio tappato.
Bibliografia
- Manuale di pediatria. La pratica clinica, Gian Vincenzo Zuccotti, Società Editrice Esculapio, 2019.
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- Live longer, live better: taking care of your health, Peter H. Gott, Linden Publishing, 2004.
- Mayo Clinic Family Health Book, Mayo Clinic, Mayo Clinic Press, 2019.
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- The Doctors Book of Home Remedies, Editors Of Prevention Magazine, Rodale, 2010.
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