

Impedenziometria orecchio: cos’è, a cosa serve e come si svolge

L’impedenziometria è un esame che permette di valutare oggettivamente le condizioni dell’orecchio medio. Si tratta della parte dell’orecchio che contiene il timpano e la catena degli ossicini, fondamentali per sentire correttamente.
E non solo.
A differenza degli esami audiometrici, parliamo di una misurazione oggettiva. L’impedenziometria, infatti, non si affida alle risposte e alle sensazioni dei pazienti, ma verifica in modo strumentale come l’orecchio risponde a determinati stimoli.
Non richiede, quindi, la collaborazione attiva del paziente. Ciò lo rende un esame adatto anche per neonati, bambini molto piccoli e persone affette da gravi disabilità.
1A cosa serve l’impedenziometria
L’esame impedenzometrico consente di individuare o monitorare diversi problemi, tra cui:
- otiti ricorrenti (soprattutto nei bambini);
- liquido nell’orecchio medio (otite sierosa);
- abbassamento dell’udito (ipoacusia, in particolare di tipo tramissivo);
- problemi alla tuba di Eustachio;
- otosclerosi (una rigidità anomala dell’orecchio medio);
- timpanosclerosi (indurimento del timpano);
- in alcuni casi anche per valutare gli acufeni (fischi o ronzii nelle orecchie).
2Come si svolge l’esame impedenzometrico
L’impedenziometria è un esame semplice e veloce (dura circa 10 minuti).
Non richiede alcuna preparazione particolare: al paziente è semplicemente richiesto di restare fermo e di evitare di deglutire durante la visita.
Ecco cosa succede durante il test:
1) Lo specialista inserisce un piccolo sondino nell’orecchio.
2) Questo sondino emette suoni e variazioni di pressione.
3) Lo strumento misura come timpano e ossicini dell’orecchio rispondono a questi stimoli.
4) Tutto viene registrato da un computer, che restituisce un grafico chiamato timpanogramma.
Prima dell’esame, viene eseguita un’otoscopia (ispezione visiva del condotto uditivo) per verificare l’eventuale presenza di tappi di cerume o altre ostruzioni.
3Cosa misura l’impedenziometria?
Per capirlo, facciamo prima un passo indietro: perché è importante l’orecchio medio per sentire bene?
L’orecchio medio ha un compito fondamentale: trasferire il suono dall’aria ai liquidi dell’orecchio interno, dove si trovano le cellule responsabili dell’udito.
Quando un suono arriva al timpano (una sottile membrana), succede questo:
- una parte del suono viene riflessa
- l’altra parte viene trasmessa a tre piccoli ossicini (staffa, martello e incudine) che portano il suono fino all’orecchio interno.
In sintesi, l’impedenziometria valuta quanto bene il suono riesce a passare attraverso l’orecchio medio, concentrandosi in particolare sul funzionamento del timpano e degli ossicini.
Più precisamente, questo esame misura:
a) la mobilità del timpano, ovvero se vibra correttamente in risposta ai suoni;
b) la pressione nell’orecchio medio, che deve essere equilibrata per garantire una buona trasmissione sonora;
c) il riflesso stapediale, una risposta automatica dell’orecchio ai suoni forti, utile per proteggere l’orecchio interno.
La mobilità del timpano (compliance)
L’impedenziometria serve a capire se il timpano è troppo rigido o troppo flessibile:
- normale: il timpano si muove correttamente;
- troppo rigido: può indicare condizioni come otite o otosclerosi;
- troppo flessibile: potrebbe esserci una lesione nella catena degli ossicini.
Queste situazioni aiutano a identificare eventuali problemi specifici dell’orecchio medio.
La pressione nell’orecchio medio
Se la pressione è troppo bassa, potrebbe esserci un malfunzionamento della tuba di Eustachio, il canale che collega l’orecchio alla gola e serve a equilibrare la pressione interna.
Il riflesso stapediale
Piccola premessa: quando sentiamo un suono molto forte, un piccolo muscolo dell’orecchio chiamato stapedio si contrae automaticamente per proteggere la finestra ovale, una membrana nell’orecchio interno, dall’impatto della staffa, uno degli ossicini.
Questo meccanismo di autodifesa si chiama riflesso stapediale: se è assente o carente, può indicare un problema uditivo o neurologico.
4Interpretazione dei risultati: i valori del timpanogramma
Il grafico risultante dall’esame si chiama timpanogramma, e può presentare diverse forme, ciascuna associata a una specifica condizione:
- Tipo A: curva normale – il timpano funziona correttamente
- Tipo As: curva piatta ma vicina al normale – timpano rigido (es. otosclerosi)
- Tipo Ad: curva molto alta – timpano ipermobile (es. interruzione catena ossiculare)
- Tipo B: curva piatta – timpano bloccato, tipico in caso di liquido o infezione
- Tipo C: curva spostata verso sinistra – pressione negativa, spesso da disfunzione tubarica
5Impedenziometria nei bambini
L’impedenziometria è particolarmente utile in età pediatrica, per vari motivi:
- è rapida, indolore e non richiede risposte verbali;
- aiuta a rilevare la presenza di liquido nell’orecchio medio, molto comune nei bambini;
- può essere utilizzata per lo screening uditivo neonatale.
È inoltre indicata prima dell’inserimento di drenaggi transtimpanici
6Dove svolgere un esame impedenzometrico
Si effettua in ambulatori ORL, centri di audiologia, ospedali o studi pediatrici attrezzati.